mercoledì 13 giugno 2012

lunedì 11 giugno 2012

ENSA ARTE AWARD 2012: cultura a Luanda

Engracia Ferreira - Debate na Aldeia
All'ultimo piano del Museo di Scienza Naturale di Luanda c'è una grande porta in legno. Prima di arrivarci si attraversano alcune sale buie e decadenti dove le ossa di grandi animali sono avvolte dalla polvere e i mammiferi imbalsamati gridano vendetta!
Tutto ci si aspetta in quel luogo che ricorda il film "Una notte al Museo", tranne che di trovarsi di fronte a una porta che una volta aperta ti getta nella "Tate Gallery" di Luanda. Pareti bianche immacolate, faretti ben direzionati, aria condizionata, tutto a illuminare le più belle opere d'arte contemporanea mai esposte a Luanda.
Jone Alberto - A Lenda dos camponeses do futuro

Si tratta dei lavori scelti da una giuria più che competente fra 108 opere pittoriche e 56 sculture. Tutte insieme partecipano all'XI edizione del Premio ENSA Arte, un premio voluto da uno dei principali gruppi assicurativi angolani, quest'anno sponsorizzato dall'Alliance Francaise, che a Luanda ha una scuola, biblioteca, centro culturale.
I pittori e gli scultori sono tutti artisti angolani, molti dei quali hanno già ricevuto riconoscimenti a livello internazionale e le loro opere trasmettono la forza della tradizione e la visione del futuro, un futuro che non ha nulla da invidiare ai grandi artisti del Vecchio Continente.


José Mununga - Hipopòtamo

Alcune delle opere premiate sono qui pubblicate. 

giovedì 7 giugno 2012

La memoria corta della politica



Dopo aver dedicato più di 40 anni alla battaglia, prima per liberare il paese dai colonizzatori portoghesi e poi per combattere contro i ribelli dell'Unita, gli ex-combattenti dell'MPLA, il partito del presidente, si sentono oggi abbandonati e dimenticati. 
Da anni non ricevono più la pensione sociale che lo stato gli aveva accordato per aver lasciato tutto quello che avevano, un lavoro, una famiglia, una vita, per lottare sotto una bandiera. 
Questo abbandono li ha convinti oggi a scendere in piazza, anche se da queste parti farlo non è salutare (...ma si tratta di gente abituata a lottare...). Così gli ex-combattenti si sono recati in centinaia, malgrado il dispiegamento di forze dell'ordine, davanti al Ministero della Difesa a rivendicare la loro reintegrazione nelle liste della “cassa sociale” angolana.
Molti di questi combattenti, che poi tanto vecchi alcuni non sono perché qui si è combattuto fino al non lontano 2002,  erano anche membri della Guardia presidenziale, quella che guarda le spalle al primo cittadino e spesso gli salva la vita.  
Una loro delegazione è stata ricevuta da un alto esponente dell’esercito che ha riferito di "stare cercando una soluzione". Secondo quanto riportano fonti comunitarie i manifestanti protestavano anche contro la riforma da loro definita “milionaria” a favore dei “Generali”. 

mercoledì 6 giugno 2012

Fernando che guarda macchine e corre come una gazzella


Arrivando al mercato del pesce sulla Samba un giovane ci viene incontro correndo. E' veloce come il vento, ci sorpassa e ci indica dove parcheggiare. Si chiama Fernando e gli manca una gamba.
Lui vola sulle sue stampelle come una gazzella che ignora le ferite.


La gamba l'ha persa su una mina in qualche anfratto di Kuanza Norte quando faceva parte della "tropa" e soldato combatteva per l'MPLA contro i ribelli dell'Unita. "La mina era ben sotto terra e se fosse stata un po' più sopra sarei rimasto fermo e avrei aspettato che gli esperti mi levassero di li".
Invece quando ha messo il piede sulla mina, nel pieno dei suoi 22 anni, Fernando non si è accorto di niente, l'ha tolto e "BOOM", la sua gamba non c'era più!



Poi è stato portato in Ospedale e ci è rimasto due anni. Ora vive con la pensione di invalidità e con le mance di chi compra il pesce al mercato sulla spiaggia. Fernando non ha dubbi, ad agosto voterà per Jes, il presidente, "l'MPLA è la mia casa", così la definisce prima di dirci che avrà cura del "carro" intanto che noi andiamo a comprare il pesce.


Al momento dei saluti lo ringraziamo per aver risposto alle nostre domande, così indiscrete, ma lui sembra felice, assomiglia a tutto tranne che a un "bandido".
Dicono che il mercato ne sia infestato ma quello che vediamo invece è un'umanità operosa, anche litigiosa, ma piena di dignità e capace di rispetto.


Il pesce è abbondante e fresco, il mare è calmo, il sole splende, la gente c'è, compra, vende, pulisce il pesce senz'acqua corrente, solo sabbia e acqua di mare.


I bambini si fanno il bagno, abbracciano le loro mamme, giocano, pescano con cime e piccole reti. Compriamo così tanto pesce che non si chiude la cassa. Siamo in tre e a casa lo pesiamo. Sono circa 25 chili di pesce.


I miei 8 chili li ho pagati in tutto 100 dollari, compresa la pulizia, i giovani che ti portano la cassa, i ragazzi che ti guardano la macchina, il sacchetto di aglio e cipolle, sono meno di 10 euro al chilo e ho preso orate grigie, polpi, sogliole, cernie, seppie e mentre a casa le sistemo nel frigo mi accorgo che tutto quello che ho vissuto non vale un dollaro, non ne vale cento, non ne vale neanche mille, quello che ho vissuto non ha prezzo!


martedì 5 giugno 2012

Grande rassegna di Cinema contemporaneo italiano a Luanda


E' iniziato con una pellicola che lascia in bocca, oltre alla nostalgia di Roma, il sapore agrodolce di una storia davvero attuale, il Ciclo di cinema italiano contemporaneo che si svolge a Luanda dal 4 al 15 giugno 2012, voluto dal Ministero Affari Esteri italiano e dall'Istituto di Cultura Portoghese a Luanda. "Scialla! (Stai sereno)", il bel film di un Francesco Bruni che, da sceneggiatore affermato si è dimostrato regista sensibile e ironico nel 2011 con questa pellicola fresca e piena di speranza giocata sullo slang romano, è stato salutato con un caldissimo applauso. 
Entusiasta il pubblico composto di giovani angolani desiderosi di imparare l'italiano e di italiani, fra cui l'ambasciatore Giuseppe Mistretta e il suo team di valide collaboratrici che, con l'Istituto Camoes, del Centro culturale portoghese, hanno dato vita a questa apprezzata iniziativa. 

La rassegna continua nella sala delle proiezioni dell'Ambasciata Portoghese, nel pieno cuore della città, con un film di Ferzan Ozpetek del 2010, "Mine vaganti" e con "L'Industriale" di Giuliano Montaldo che, interpretato magistralmente da un Francesco Favino ormai giunto alla piena maturità professionale, racconta la crisi economica che ha colpito l'Italia e l'Europa in questi ultimi anni. 
Nei prossimi giorni saranno trasmessi: il 12 giugno "Gianni e le donne" di Gianni di Gregorio, il 13 giugno "A Cavallo della tigre" di Carlo Mazzacurati e il 15 giugno "Nessuno mi può giudicare". Questi ultimi due film vedono l'interpretazione di una brava attrice comica italiana che ha dimostrato di sapersi esprimere al meglio anche in ruoli drammatici, Paola Cortellesi. 
La scelta di queste pellicole, tutte rigorosamente in lingua originale con sottotitoli in portoghese, racconta con originalità, poesia, ironia l'Italia e gli italiani di oggi e dimostra la grande sensibilità di chi lavorato alla realizzazione di questa rassegna. 

venerdì 1 giugno 2012

L'Africa Australe a Luanda





I capi di stato dei Paesi dell'Africa Australe si sono riuniti il 1' giugno a Luanda per discutere questioni politico-economiche che riguardano quest'area geografica.
A fare gli onori di casa nel Centro di Convenzioni di Talatona è stato il presidente angolano, Josè Eduardo Dos Santos che, dall'agosto 2011, ha anche assunto la presidenza della SADC (Comunidade de Desenvolvimento da Africa Austral).
Sul tavolo delle discussioni, oltre alla ricerca di un accordo sulla posizione da adottare nella prossima riunione dell'Unione Africana, la crisi in Madagascar e lo sviluppo di un Fondo Comune per lo sviluppo dell'Organizzazione.
Bande militari, polizia, delegazioni hanno intasato il traffico dell'altrimenti tranquilla località Talatona, periferia di Luanda, dove si trova l'ampio centro congressi spesso utilizzato per le riunioni internazionali.
Sono membri della SADC: Angola, Sud Africa, Botswana, Namibia, Tanzania, RDC, Mauritius, Seychelles, Malawi, Swaziland, Lesoto, Zimbabwe, Madagascar e Zambia. SADC